sabato 10 novembre 2012

Elezioni 2013: Italia Bene Comune

Dal 4 novembre sono aperte le iscrizioni per partecipare alle primarie dei progressisti e dei democratici, che si terranno il prossimo 25 novembre e il 2 dicembre, attraverso il sito Italia Bene Comune.

Le primarie consentono agli elettori di centrosinistra di partecipare all'elaborazione di un progetto comune da condividere, sulla base di quanto già scritto nella Carta d'Intenti, e di scegliere democraticamente chi sarà il nostro candidato alla Presidenza del Consiglio in vista delle elezioni politiche del prossimo anno.

I cinque candidati in campo hanno tutti le qualità per arricchire il confronto nel centrosinistra, ma la scelta degli elettori delle primarie probabilmente si canalizzerà sui tre protagonisti principali: Bersani, Renzi e Vendola.

Renzi è troppo di centro e ci fa perdere il voto della sinistra e dei progressisti. Vendola è troppo di sinistra e ci fa perdere il voto dei moderati. Bersani, invece, può unire tutto il centrosinistra con una proposta di governo credibile ed aperta al contributo di chi vuole bene all'Italia e all'Europa. In estrema sintesi, io la penso così, e da quanto sento in giro ce ne sono molti che la pensano come me, perché la domanda di unità nel popolo di centrosinistra è forte.

In questi mesi Bersani  si è dimostrato capace di tenere unito il PD, sostenere responsabilmente il Governo Monti, ma anche di unire il centrosinistra intorno ad una proposta credibile e condivisa sia dai democratici che dai progressisti, che va oltre il PD senza costruire un'armata Brancaleone.  Per una prospettiva di una società aperta ed inclusiva abbiamo bisogno di un candidato che abbia innanzitutto orecchie capaci di raccogliere i bisogni profondi della società per trasformarli in una proposta condivisa, ma che abbia anche la capacità di parlare a tutto il Paese.

Spero che, fin dal 25 novembre, Pierluigi Bersani sarà eletto nostro candidato nelle elezioni primarie, per offrire al Paese una proposta unitaria in grado di vincere le elezioni del 2013, quale che sia la legge elettorale, e formare un Governo aperto anche al contributo dei moderati e di quanti vogliono ricostruire l'Italia nella prospettiva dell'unificazione politica dell'Europa.



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