venerdì 13 giugno 2008

Le paure dell'Occidente e la cultura dell'emergenza

Le paure dell'Occidente sono state uno dei punti centrali dell'intervento del Sen. Enrico Morando nell'incontro organizzato dall'Associazione "A. Spinelli".
E' stato affermato che il bisogno di sicurezza dei cittadini (rispetto alla globalizzazione, all'immigrazione, alla precarietà, ...) abbia rappresentato una delle cause primarie della vittoria elettorale del centrodestra, poiché il Governo Prodi e lo stesso Partito Democratico non hanno saputo dare risposte ad esso. In questo senso, la scelta di approvare l'indulto ha rappresentato uno dei punti fondamentali di crisi del rapporto tra il centrosinistra e il Paese.
Io ritengo che il Partito Democratico debba mettere al centro della sua riflessione il bisogno di sicurezza dei cittadini, nelle diverse dimensioni in cui si manifesta, soprattutto per rispondere alle domande delle fasce più deboli della popolazione.
Tuttavia, se il PD vuole dare risposte avanzate a questo bisogno deve evitare di copiare le ricette della destra e uscire dalla cultura dell'emergenza che sta caratterizzando le scelte del legislatore italiano. L'indulto (non solo quello votato in Parlamento, ma quello quotidiano di un apparato giudiziario che non dà certezza di pena ai reati commessi) è l'altra faccia di scelte legislative che inaspriscono le sanzioni penali come risposta di immagine alle paure spesso ingigantite dai mass media.
La legislazione di emergenza non può dare risposte ai bisogni di sicurezza, ma al contrario alimenta le paure dei cittadini.
La risposta dei riformisti, invece, è il recupero della nobile tradizione di Cesare Beccaria sulla certezza "dei delitti e delle pene".
Non abbiamo bisogno di altre sanzioni penali, ma di allegerire l'intervento del diritto penale sull'ordinamento per far funzionare altri tipi di sanzione (sanzioni amministrative, indennizzi, risarcimenti....). Abbiamo bisogno di sanzioni certe e di un'amministrazione che possa effettivamente farle valere, sia nei confronti dei deboli (fessi) che dei forti (furbi), sia nei confronti della piccola criminalità che della grande criminalità.
In questa prospettiva, la parola d'ordine del PD su questi temi deve essere quella di collegare strettamente la sicurezza e la legalità, per combattere le tante piccole e grandi impunità quotidiane e garantire a tutti la libertà di vivere in Paese sicuro ed accogliente.

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