venerdì 27 giugno 2008

Per la società della conoscenza

Ieri sera, 27 giugno, ha preso il via la prima festa del PD di Latina, con un'interessante dibattito, organizzato dall'Associazione Libertà Eguale "Altiero Spinelli", su FLEXICURITY, MERCATO DEL LAVORO E NUOVO STATO SOCIALE.
Il Prof. Paolo Borioni (della Fondazione Gramsci) e il Sen. Tiziano Treu, partendo dall'esperienza dei paesi scandinavi, hanno evidenziato la necessità di predisporre anche in Italia, come in tutta Europa, strumenti di politiche attive del lavoro che consentano di tenere insieme la prospettiva dell'apertura delle nostre economie, la capacità di investimento e di innovazione, la tutela dinamica dei lavoratori (piuttosto che dei posti di lavoro), con un forte investimento sulla formazione e sulla conoscenza.
Alle spinte alla chiusura e alla difesa degli assetti corporativi, alle paure che si diffondono nel continente, è possibile contrapporre la prospettiva di un'economia e di una società aperta, capace di favorire le strategie di innovazione produttiva che sfruttino al meglio le risorse, i talenti, la creatività di cui è ricca l'Italia e l'Europa.
Perché ciò sia possibile occorre tuttavia porre al centro della politica il binomio "lavoro - conoscenza", riorganizzare l'esperienza di vita e di lavoro e i processi produttivi, prevedendo percorsi di formazione continua che permettano di coniugare la flessibilità e la sicurezza sia nell'accesso al lavoro, sia nella pienezza della vita lavorativa, sia nell'uscita dal lavoro, in modo da favorire la crescita dell'occupazione anche in termini qualitativi e la costruzione di un ponte di solidarietà intergenerazionale.
Gli investimenti su ricerca, innovazione, istruzione, formazione professionale, politiche attive del lavoro diventano allora la misura di quanto si pensa al futuro del Paese.
Il Partito Democratico su questi punti ha già abbozzato, grazie a Damiano e Treu, una strategia di riforma e di azione. Essa può diventare un punto di riferimento per le proposte da presentare in Parlamento anche rispetto alla manovra finanziaria appena approvata dal Governo.
Ma l'investimento sulla "società della conoscenza" è una strategia che da far vivere anche nel territorio.
In vista delle elezioni provinciali del prossimo anno a Latina si dovrà costruire una proposta innovativa in quelle materie (scuola, formazione, servizi e politiche per il lavoro) che sono di competenza della Provincia e su cui si costruiscono le prospettive di vita e di lavoro dei giovani.
Al di là delle proposte politiche ed amministrative è però possibile costruire un patto fra tutti i lavoratori della conoscenza (i docenti, i ricercatori, i lavoratori intellettuali) per sviluppare un movimento di solidarietà che anticipi nella società le politiche di investimento sull'innovazione e sulla conoscenza che si vogliono proporre nei diversi livelli di governo, attraverso l'apertura delle scuole e dei loro laboratori al territorio e lo sviluppo di corsi di formazione e di esperienze diffuse di "apprendistato sociale", che superino gli attuali limiti della formazione professionale e continua.
Lo Stato sociale, nella storia del secolo scorso, non è piovuto dal cielo ma è stato frutto di lotte e percorsi di solidarietà di cui sono stati protagonisti soprattutto il movimento socialista e il movimento popolare.
Allo stesso modo, il "movimento democratico" (non solo il PD, ma l'insieme delle forze che convergano sulla priorità di questa strategia) può divenire il motore di un diffuso investimento sociale per "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese", per affermare la "Società della conoscenza" e dare finalmente corpo al carattere originale della nostra Costituzione repubblicana che qualifica l'Italia come una "repubblica democratica, fondata sul lavoro".

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